Andiamo avanti senza fermarci a lungo, la nostra meta è Monemvassia (MONEMBASIA) sulla costa, "Moni énvasis" unico accesso e infatti per raggiungere questo paesino si attraversa uno stretto istmo e si accede attraverso una porta. Monemvassia è un angolo di medioevo, il borgo fortificato dai Bizantini sorge sul versante di uno sperone di roccia. E' di una intensità unica vagare di giorno su per i camminamenti e le strette vie, ma la cosa meravigliosa è la notte. Solo le luci dei pochi negozietti sono accese il resto è scuro e misterioso... Decidiamo di cenare in uno dei ristoranti aperti all'interno del borgo (siamo turisti...) e scegliamo uno con una terrazza sul mare una vista, al chiaro di stelle, mozzafiato. Ma la nostra fortuna è quando ci accorgiamo che sta sorgendo la luna. Una luna piena all'orizzonte così rossa che sembra quasi il sole al tramonto... poi, alta nel cielo, prende il suo colore naturale a rgenteo per riflettersi sul mare. Uno spettacolo indescrivibile a parole... Rimaniamo a Monemvassia solo una notte, poi ci dirigiamo verso Mistrà (MYSTRAS).
Mistras
Costruita dal Principe di Morea, accoglieva i cavalieri di Fiandra e Borgogna. Nel 1269 cadde in mano dei Bizantini che costruirono la città fortificata ai suoi piedi. Fu conquistata da Turchi, da Veneziani da Albanesi e saccheggiata dai Russi e dagli Egiziani. Oggi le rovine testimoniano, con i resti di monasteri, palazzi e mura, la straordinaria arte dell'urbanistica e della pittura Bizantina. Ci vuole un intera giornata per visitare la fortezza e tutta la città fortificata ai piedi della collina. Tutto è ben conservato. Si dice che l'ultimo abitante della cittadina sia andato via "solo" venti anni fa, Da allora sono iniziati i lavori di manutenzione degli scavi. Le strade, nella penisola del mani, si inerpicano per colline rocciose attraverso uliveti e aranceti. Le case sono, per la maggior parte, in pietra locale. a destra la roccia, a sinistra il mare blu. Piccole cale si susseguono lungo la strada invitando ad una sosta per rinfrescarsi, la temperatura è quasi 40°. Queste strade ci portano ancora più a sud, a Ghitio dove ci fermiamo un paio di giorni. Riusciamo a trovare una stanza in un albergo in riva al mare. La spiaggia è bella di sabbia bianca, il mare limpido e rinfrescante. A Ghitio c'è poco da vedere ma ci si rilassa in abbondanza. La storia vuole che la prima notte d'amore tra Paride e Elena si sia consumata a Marathonissi un'isola di fronte a Ghitio. Da qui si imbarcarono i guerrieri diretti a Troia. Ultima tappa, prima del rientro Kalamata. Nella città mancano segni concreti del passato. E così siamo sulla via del ritorno. Sparta, Tripoli, Corinto infine Patrasso, ci lasciamo alle spalle un'avventura indimenticabile...